Nuova Riveduta:

Daniele 6:11

Allora quegli uomini accorsero in fretta e trovarono Daniele che pregava e invocava il suo Dio.

C.E.I.:

Daniele 6:11

Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche prima.

Nuova Diodati:

Daniele 6:11

Allora quegli uomini accorsero tumultuosamente e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio.

Riveduta 2020:

Daniele 6:11

Allora quegli uomini accorsero in fretta e trovarono Daniele che faceva richieste e suppliche al suo Dio.

La Parola è Vita:

Daniele 6:11

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Daniele 6:11

Allora quegli uomini accorsero tumultuosamente, e trovaron Daniele che faceva richieste e supplicazioni al suo Dio.

Ricciotti:

Daniele 6:11

Intanto quegli uomini fattisi curiosamente a spiare, sorpresero Daniele in atto di pregare e di supplicare il suo Dio.

Tintori:

Daniele 6:11

Or quegli uomini, i quali stavano più che attenti, trovato Daniele a pregare e a supplicare il suo Dio,

Martini:

Daniele 6:11

Ma coloro, che stavano attenti a tutto, trovaron Daniele, che orava, e supplicava il suo Dio.

Diodati:

Daniele 6:11

Allora quegli uomini si radunarono, e trovarono Daniele orando, e supplicando davanti al suo Dio.

Commentario abbreviato:

Daniele 6:11

Versetti 11-17

Non è una novità che ciò che viene fatto fedelmente, in coscienza verso Dio, venga travisato come fatto ostinatamente e in disprezzo dei poteri civili. Per mancanza di riflessione, spesso facciamo ciò che poi, come Dario, vediamo mille volte disfatto. Daniele, quell'uomo venerabile, viene portato come il più vile dei malfattori e viene gettato nella fossa dei leoni, per essere divorato, solo per aver adorato il suo Dio. Senza dubbio la posa della pietra fu ordinata dalla provvidenza di Dio, affinché il miracolo della liberazione di Daniele apparisse più chiaro; e il re la sigillò con il proprio sigillo, probabilmente per evitare che i nemici di Daniele lo uccidessero. Affidiamo la nostra vita e la nostra anima a Dio, nel bene. Non possiamo riporre piena fiducia nemmeno negli uomini che serviamo fedelmente, ma i credenti possono, in ogni caso, essere sicuri del favore e della consolazione divina.

Riferimenti incrociati:

Daniele 6:11

Dan 6:6; Sal 10:9; 37:32,33

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